A pochi passi dalle coste più note della riviera calabra, la Country House è il luogo ideale per chi è in continua ricerca di un’atmosfera che sa di altri tempi: un antico casale in cima a una splendida collina della Costa degli Dei, immerso nel verde di un giardino mediterraneo, toccato dal sorriso del sole del Sud e proteso verso i colori cristallini del mar Tirreno. Villa Florio si trova a soli 3,5 chilometri da Tropea.
La struttura dispone di eleganti stanze rifinite nello stile originario. Per chi invece preferisce essere indipendente, i monolocali sono dotati di ogni comfort. Il tutto è immerso nel verde di un grazioso giardino.
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Un antico casale: cenni di storia dalla costruzione ai giorni nostri

Palazzo Pelliccia (da inizio ‘800 al 1860)

La famiglia Pelliccia proveniente da Nicotera (dove era già antica ed illustre) per non cadere nel numero dei vassalli al tempo dell’Imperatore Carlo V. A poco a poco, o vendendo o cambiando, i Pelliccia trasportarono a Tropea e dintorni tutte le loro ricchezze. 

Tra la fine del ‘700 e i primi decenni dell’800, la famiglia realizzò a Fitili la propria dimora su due piani, denominata “Palazzo Pelliccia”. Ancora oggi l’attuale villa conserva, soprattutto nei muri, nei cancelli, nelle balconate e negli infissi esterni, elementi architettonici del periodo. Nel 1860, per motivi economici e finanziari, il palazzo venne venduto dagli eredi.


Palazzo Gabrielli (dal 1860 al ‘900)

La famiglia Gabrielli ha origini antiche e proviene da Gubbio. Un ramo si trasferì in Calabria attorno al XIII sec. e venne aggregata al patriziato di Tropea nel 1461. La famiglia venne dichiarata di “antica nobiltà” nell’ammissione alle Regie Guardie del Corpo che partecipò alla difesa del Regno delle Due Sicilie.

I Gabrielli acquistarono il palazzo nel 1860 dai Pelliccia e ne realizzarono la propria dimora estiva. Negli anni, il palazzo non subì importanti modifiche né nella forma né nello stile. Nel frattempo, attorno a Palazzo Gabrielli, si andò via via ampliando l’abitato di Fitili.


Palazzo e poi Villa Braghò (dal ‘900 al 1998)

Famiglia giunta a Tropea da Motta Filocastro con Pietro Braghò nel XVII sec., ritenuta una diramazione della nobile famiglia Torelli di Forlì. Sono oltre cento anni che questa famiglia fiorisce a Tropea. 

I Braghò acquistarono il palazzo verso i primi del ‘900 per ricavarne una dimora estiva. Il “terremoto delle Calabrie” del 1905 distrusse l’abitato e danneggiò il palazzo. Negli anni successivi il palazzo, ridotto ad un piano, venne riconvertito in villa e furono realizzati magazzini per la commercializzazione di olio e vino, prodotti dall’azienda di famiglia. Sul finire del ‘900, la villa venne gradualmente abbandonata  dagli eredi, mentre alcune strutture vennero vendute e riconvertite in abitazioni private con accesso sull’abitato di Fitili.


Villa Florio (dal 1998 ad oggi)

Giunta nel Sud Italia probabilmente a metà del XV sec., la famiglia Florio è annoverata tra quelle del Regno di Napoli in uno stemmario del ‘600. Il ceppo di Tropea, attestato in città dal XIX secolo, risale a quello calabrese di Bagnara, in parte trasferitosi per trovare fortuna a Palermo dopo il terremoto del 1783.

Carmine Florio acquistò la villa nel 1998 e diede il via a un lungo lavoro di restauro, sotto le indicazioni del fratello Giuseppe, parroco dell’arcipretura di Sant’Andrea apostolo in Parghelia. Dai magazzini e dal palmento fu ricavato il ristorante, altre strutture funzionali alla casa patronale furono trasformate nei monolocali e le stanze della villa convertite in camere dotate di ogni comfort moderno. La famiglia ha successivamente aperto la struttura al pubblico come country house.